Il nome
La città di Salemi è posta sul sito dell’antica città elima di Halyciae. Nell’827, cadde sotto l’egida degli arabi che la fecero prosperare e con i quali sembra avere avuto origine il nome Salemi.
Al riguardo, vi sono diverse teorie sull’origine del nome: quella attribuita in onore di “Saleiman” figlio del comandante che conquistò Alicia; quella conseguente da “Sale” per la presenza del fiume Salso che rende le acque che attraversano la città salmastre; quella derivante dal significato di “Salam” e cioè città salubre e sicura; quella tratta dal significato di pace “Salem”.
La storia
Salemi sorge in collina tra le vigne e gli uliveti della valle del Belice, intorno al castello normanno svevo. La cittadina, di impronta medievale, si trova al centro della provincia di Trapani. L’antica Halicyae, di influenza elima, è ricca di testimonianze archeologiche, da Mokarta a Monte Polizo all’area di San Miceli. Il centro storico è uno scrigno di tesori architettonici che meritano una visita: palazzi storici realizzati con la locale pietra campanella, chiese, il quartiere ebraico della Giudecca e quello islamico del Rabato.
Salemi è la “Città dei pani”: la lavorazione dei pani devozionali è infatti una pratica comune a diverse celebrazioni dalla tradizione secolare che ancora oggi si festeggiano nella cittadina.
Le più note sono la Festa di San Giuseppe del 19 marzo, con le sue celebri “cene” e gli “altari”, la festa di Sant’Antonio Abate con i “cudduri” e la Festa di San Biagio con i “cavadduzzi” e i “cuddureddi”.
La formazione geologica del suolo risale prevalentemente al Pliocene per cui vi abbondano le argille, il silice ed il calcare. In alcune contrade, quali “Grutti “ e “Gessi”, predomina il solfato di calcio di formazione miocenica.
L’economia è prevalentemente agricola con particolare vocazione per la viticoltura che occupa circa il 50% della superficie coltivata, la cerealicoltura, con circa il 30%, l’olivicoltura, con il 5% ed altre colture minori come gli agrumi e gli ortaggi.
La zootecnia, un tempo assai fiorente, è in calo al punto che la superficie riservata al foraggio, sino a qualche decennio addietro pari al 30%, oggi non supera il 5% dell’intero agro. Nelle poche zone incolte prospera la tipica flora mediterranea con particolare riferimento all’origanum vulgare (origano), all’arundo amphelodesmo (“disa”) ed alla chamaerops humilis (“giummara”) usata un tempo per la fabbricazione di scope e stuoie.
Salemi si trova al centro geografico della Provincia di Trapani, peculiarità che le consente di essere equidistante dai grandi centri turistico-culturali della Sicilia occidentale, quali Selinunte, Cave di Cusa, Mothia, Riserva naturale dello Stagnone ed Erice, dai quali dista, in media, 35 km.