1 – IL TRAMONTO SULLO STAGNONE.Qualche anno fa la Regione commissionò a Michelangelo Antonioni, uno dei più grandi registi italiani, uno spot per pubblicizzare la Sicilia, quando vide lo “Stagnone” rimase talmente colpito dalla bellezza di questo posto che lo scelse come immagine finale dello spot, fu quella che lo emozionò di più. “Il più bel tramonto del mondo” chissà quante volte avrete sentito pubblicizzare una location con questo slogan, ma è quello che direte dopo averlo visto.
2 – MOZIA E IL GIOVINETTO IN TUNICA.Mozia era la città fenicia situata nell’odierna isola di S. Pantaleo, facilmente raggiungibile da Marsala ( a 6 km circa dal centro città trovate il pontile da cui partono ogni dieci minuti le imbarcazioni che vi portano sull’Isola). Fondata dai Fenici (8° sec. a.C.), fu distrutta nel 397 a.C. Numerosissime le scoperte archeologiche molte delle quali si trovano in città presso il Baglio Anselmi sede del Museo Archeologico. A Mozia di interessante ci sono i resti urbanistici della vecchia città (cinta muraria; bacino portuale; santuario detto di Cappiddazzu). Ma l’attrazione principale della splendida isola di Mozia è la statua marmorea di un giovane, comunemente nota come il “Giovinetto di Mozia”, la statua, unica nel suo genere perchè si tratta di un reperto greco rinvenuto in una provincia punica. Ciò, infatti, ha destato molto stupore negli archeologi al momento del suo ritrovamento nel 1979. Questa scultura ha rappresentato l’Italia all’Expo in Giappone e che negli ultimi anni (non tra poche polemiche) ha girato i più prestigiosi musei del mondo, in ultimo il Britsh Museum di Londra. Oggi è finalmente ritornata e non dovete assolutamente perderla!
3 – IL CENTRO STORICO, IL CUORE DELLA CITTA’. Marsala deve il suo nome agli arabi ( Marsa-Allah porto di Dio), ma il nome originario era Lilybeo, un quadrilatero attorno al quale si trovavano le mura in difesa della città con le quattro porte. Oggi se andate in piazza della Repubblica ( Piazza Loggia) e vi posizionate all’angolo con piazzetta “dittatura Garibaldina” con la vista rivolta verso il mare avrete la possibilità di ammirare due delle quattro porte rimaste: Porta Garibaldi ( Portamare), e, a destra Porta Nuova; a sinistra alla fine del “Cassaro” si trovava Porta Mazara (distrutta durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale) e dietro di voi Porticella ( non più visibile ). Da lì potete iniziare il percorso per la visita del Centro Storico, interamente isola pedonale, iniziate con il Duomo dedicato al Vescovo di Canterbury, perché costruito in origine dagli imprenditori inglesi. Alla fine della visita della cosddetta “Matrice” prendete l’uscita laterale e vi troverete in una piazzetta coperta da alberi secolari andate a sinistra e dopo una decina di metri scorgerete la bellissima piazzetta Purgatorio con la fontana barocca e la chiesa del Purgatorio. Subito sulla destra e siete sulla Via Garraffa camminando sulla sinistra ci sono degli interessanti reperti archeologici della vecchia Lilybeo, proseguite fino a Piazza del Carmine, sede della Pinacoteca Comunale. Tutto l’anno vengono organizzate delle importanti mostre, ma comunque vale la pena visitarla, all’interno troverete uno splendido chiostro del XIII secolo. Adesso prendete la stradina che porta sulla via Bottino girate a sinistra e percorretela tutta fino ad arrivare in Piazza dell’Addolorata, siete nel cuore della città, lì trovate la sede del Comune uno splendido palazzo spagnolo e il mercato, esempio di una presenza degli arabi resa evidente dalla sua architettura. L’Antico Mercato la sera si trasforma in un punto di ritrovo grazie ai numerosi locali presenti. Dopo aver visto porta Garibaldi, chiamata così perché è da lì che entro il Generale dopo lo sbarco dell’11 maggio 1860, risalite la via Garibladi e non perdetevi il museo degli Arazzi fiamminghi, curato dalla Chiesa locale. Meritate un po’ di riposo. La via Garibladi è piena di bar e tavolini all’aperto. Fanno anche dell’ottima granita di limone.
4 – IPOGEO CRISPIA SALVIA Se chiedete in città di Crispia Salvia, nel migliore dei casi vi direbbero: Crispa chi? E invece è uno dei posti al tempo stesso più sconosciuti e più belli della città. Per la verità i cittadini hanno poche colpe, per vedere l’Ipogeo di Crispia Salvia dovete armarvi di tutta la pazienza di questo mondo, ma se siete appassionati di archeologia resterete incantati. L’ipogeo di Crispia Salvia. Il tema floreale è caratteristico dell’arte funeraria romana che impiegava l’uso di decorazioni: petali, boccioli, ghirlande, festoni, elementi che richiamano i Campi Elisi. Dedicata da Iulius Demetrius alla moglie Crispia Salvia, morta a 45 anni con la quale visse per quindici anni libenti animo. Se volete andarci si può visitare solo su prenotazione telefonando al numero 0923 952535; se non avete tempo vi proponiamo un tour virtuale.
5 – AREA ARCHEOLOGICA DI CAPO BOEO Le origini di Marsala risalgono ai primi due secoli dell’età imperiale romana e al III secolo d.C. periodo in cui fu costituita la Colonia Helvia Augusta Lilybitanorum, Da allora miracolosamente è stata preservata una intera zona che adesso rappresenta il parco archeologico della città. Il Parco Archeologicoprevede il recupero del territorio e dell’abitato, la valorizzazione dei preziosi mosaici e dei reperti che sono stati rilevati in occasione dei precedenti scavi. Nell’area della zona di Capo Boeo sono stati rinvenuti resti d’abitazioni, di cui la più rilevante è l’insula, riportata alla luce nel 1939, datata circa II – I secolo a.C. che sembra rispettare un tracciato storico già esistente. L’edificio o Domus Edificata sopra una sorgente d’acqua dolce: Grotta della Sibilla Lilibetana. Appartenne inizialmente ai Basiliani e poi passò ai Padri Gesuiti. Questo antico luogo di culto, ispirato all’adorazione delle acque, diviene fonte battesimale e, identificato come dimora della Sibilla Sicula, meta di pellegrinaggio e di profezie. Monumento cristiano dell’antica Lilybeo, d’estremo interesse perché vive sul potere miracoloso dell’acqua, il luogo della Sibilla è collocato in una grotta profonda dove fino al ’400 si riunivano i primi cristiani di Lilibeo. Al centro della grotta sgorga tuttora la sorgente e davanti alla cavità si pone un altare in pietra con un’immagine in marmo di San Giovanni Battista, compatrono della Città, risalente al XV secolo. Vicino la chiesa di San Giovanni si trova il Baglio Anselmi , oggi sede del Museo Archeologico Regionale ma fino al secolo scorso era utilizzato come Stabilimento vinicolo. E’ parte del Parco Archeologico di Lilibeo. Nel 1986 fu scelto per l’esposizione e la conservazione del relitto della nave punica e dei numerosi reperti archeologici datati II e I secolo a.C. fino al I d.C., e di una straordinaria collezione di anfore che indicano la fiorente attività commerciale in questo mare.
6 – VISITA AGLI STORICI STABILIMENTI VINICOLI Marsala è nota per la produzione del vino omonimo, gli Inglesi lo ritennero migliore del Porto e del Madeira e iniziarono a commercializzarlo in tutto il mondo, decretandone il successo. Nel 1833 l’imprenditore Vincenzo Florio acquista un terreno in un tratto di spiaggia situato fra i bagli di Ingham-Whitaker e di Woodhouse, e vi fa costruire uno stabilimento per la produzione di vino Marsala. Nel visitare le Cantine Florio sembra quasi che il tempo si sia fermato nell’800: le botti di rovere, i grandi magazzini, il museo con gli attrezzi dell’epoca e l’immancabile degustazione vi lasceranno una sensazione indimenticabile. Se vi rimane un pò di tempo visitate le Cantine Pellegrino, Casa vinicola fondata nel 1880, un magnifico mix tra antico e contemporaneo, oltre allo storico stabilimento, non perdetevi le “Torri”, due “silos” trasformati dall’architetto Carla Giustolisi in un open space con vista sullo “Stagnone”. Quest’anno è stata inaugurata “Overture” la nuova enoteca della Carlo Pellegrino.
7 – IL LUNGOMARE BOEO Correre nei pressi del mare, come del resto passeggiare, è tra le esperienze più piacevoli per chi ama il moto all’aria aperta e vuole al contempo godersi il paesaggio o guardarsi intorno, osservare e curiosare. Il lungomare Boeo negli ultimi anni un luogo molto frequentato in questo senso. Ovviamente si può camminare o correre, ma questo non esclude la possibilità di godersi ugualmente l’influenza del mare e godersi ad esempio lo spettacolo del tramonto del sole sul mare. Se siete abituati va bene anche la corsetta mattutina, lasciate l’auto nel parcheggio subito dopo il porto. Un po’ di stretching e partite per il lungomare, il percorso completo andata e ritorno va dal monumento ai Mille (opera incompleta, leggi qui la sua storia) alla “Salinella”; in alternativa potete arrivare al Circolo Canottieri e tornare, sono circa 3 km. Molti preferiscono la “camminata veloce” ottima se volete smaltire la cena o il pranzo. Durante il percorso potrete ammirare una delle chiese più antiche in Sicilia dedicata al patrono della città: San Giovanni ( V secolo d.c.); proseguendo sempre sulla destra il Baglio Anselmi ( Museo Archeologico, leggi dopo), subito dopo ecco la punta estrema dell’Italia: Capo Boeo.
8 – TEATRO COMUNALE Il Regio Teatro San Francesco, una vera e propria “bomboniera” . La data dell’ 11 Maggio sembra ricorrere più volte nella storia di Marsala, data che richiama anche al primo documento ufficiale relativo alla nascita del Teatro della città: 11 maggio 1807. Il teatro funzionò regolarmente fino al 1824 ed in seguito a particolari clausole testamentarie fu chiuso dal 1826 al 1840. Nel 1840 il Comune lo espropriò per pubblica utilità. In seguito al decadimento delle strutture interne ed esterne fu nuovamente chiuso per inagibilità dopo il terremoto del 1968. Nel 1983 iniziarono i lavori di restauro, ristrutturazione ed arredo. Il teatro comunale, riaperto nel novembre 1994, con un concerto di Andrea Bocelli, e’ ora intitolato al maestro Eliodoro Sollima, il compianto compositore marsalese che fu per anni direttore del Conservatorio musicale di Palermo. Ospita quasi trecento posti a sedere, tre ordini di palchi, platea e loggione.
9 – TRA LE SPIAGGE PIU’ BELLE DELLA SICILIA. Se siete a Marsala tra il mese di giugno e quello di ottobre non potete perdervi un tuffo nel versante sud tra le spiagge più belle della Sicilia. Ad un paio di chilometri dalla città si trovano i “lidi” facilmente raggiungibili con gli autobus che partono da Piazza del Popolo, tra i vari stabilimenti balneari segnaliamo il lido Signorino ( oggi Tiburon Beach), niente da invidiare alle spiagge tropicali, lo scriviamo senza esagerare ma lo potrete scoprire voi stessi, sabbia bianca e mare colore verde, uno spettacolo! Lo stabilimento è ben attrezzato: ombrellone, lettino e sdraio; c’è anche il ristorante o il bar per un pranzo veloce.
10 – I PIATTI TIPICI DI MARSALA Nei ristoranti trovate i classici piatti della tradizione locale, a partire dal Cuscusu di pesce, dalla pasta coi ricci di mare (non la trovate sui menu, la dovete chiedere) alla pasta al forno. Ma ci sono delle pietanze che non dovete assolutamente perdervi: il panino con le panelle, il pane cunzato, la rianata, e le arancine ( in provincia di Trapani si pronunciano al femminile) per il salato; la brioscia con il gelato, la granita di limone e la cassata siciliana per il dolce. Il panino con le panelle lo trovate in diversi chioschi, ve ne segnaliamo due: il mercato e porticella. Quasi tutti i panifici preparano il pane cunzato (un’invitante e gigantesca mezza pagnotta cotta artigianalmente condita con pomodorini, origano, i celebri capperi e il formaggio primo sale, ottima nelle varianti con tonno) e le rianate ( una pizza morbida che prende il nome dalla grande quantità di origano con cui si condisce), una buona idea per la pausa pranzo; se preferite il dolce: la brioscia ( da queste parti si pronuncia così ) con il gelato o la granita di limone con la brioscia sono delle ottime alternative. Per concludere in bellezza un pranzo o volete fare un break nel pomeriggio, vi consigliamo una fetta di cassata siciliana, quasi tutte le pasticcerie la preparano, vi segnaliamo quella del Bar De Gaetano in piazza Garibaldi e della pasticceria Vivona in Via Bilardello vicino la Piazza Matteotti.
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